Norme redazionali

Indice

  1. Preparazione dei testi
  2. Citazioni
  • Note
  1. Maiuscole e minuscole
  2. Corsivo
  3. Numerali
  • Date
  • Accenti
  1. Rinvii bibliografici
  2. Bibliografia, filmografia, discografia
  3. Versione digitale

 

“Voci. Rivista di Scienze Umane” accetta testi scritti in italiano, inglese, francese e spagnolo. Gli articoli scientifici pubblicati su “Voci” sono valutati e approvati in prima istanza dal Direttore e dal Comitato editoriale della rivista. In forma anonima, essi sono quindi sottoposti alla valutazione di referees esterni, esperti nazionali e internazionali, secondo un processo di peer review a doppio cieco che assegna ogni articolo al giudizio di un singolo revisore anonimo. Nel caso di valutazioni eccezionalmente dubbie e/o contrastanti con il parere del Direttore e del Comitato editoriale l’articolo viene sottoposto a un secondo referee anonimo, esperto della materia, per una seconda peer review a doppio cieco. Nel suo complesso, tale procedura di revisione è tesa a rilevare pareri e confronti imparziali, efficaci all’ulteriore approfondimento dei temi trattati, come al perfezionamento delle argomentazioni e al miglioramento delle forme espositive d’ogni articolo. Essa è effettuata mediante una scheda di valutazione distribuita ai referees, articolata per raccogliere opinioni e indicazioni specifiche relative soprattutto ai livelli della documentazione, ai metodi di ricerca come ai riferimenti teorici d’ogni articolo proposto per la pubblicazione. I referees, come i componenti del Comitato editoriale, s’impegnano a rispettare la riservatezza delle schede di valutazione pervenute e delle considerazioni in esse espresse, anche dopo l’eventuale pubblicazione dello scritto.


 

  1. Preparazione dei testi

I testi presentati per la pubblicazione su Voci dovranno avere la seguente estensione: articoli max 45.000 caratteri spazi compresi, inclusa la bibliografia, max 3 immagini; interviste max 30.000-40.000 caratteri spazi compresi, inclusa eventuale bibliografia, max 2 immagini;

Camera oscura, il testo di accompagnamento alle fotografie max 25.000 caratteri spazi compresi, inclusa eventuale bibliografia; inserto fotografico max 25 fotografie con caratteristiche tecniche come di seguito indicato;

Si parla di… max 18.000 caratteri spazi compresi, inclusa eventuale bibliografia, max 2 immagini;

Recensioni 5.000 caratteri spazi compresi;

Notiziario 4.000 caratteri spazi compresi;

abstract in inglese e nota biografica dell’autore max 1.500 caratteri ciascuno spazi compresi.

Tutti i testi dovranno essere consegnati, in versione integrale e definitiva, in formato elettronico, in estensione .doc.

Il testo, in corpo 12, carattere times new roman con interlinea singola, dovrà essere in stile normale, senza alcuna formattazione o foglio di stile, né dovrà contenere alcun tipo di “testo nascosto” (commenti dell'autore, riferimenti incrociati ecc). Nel controllo finale del testo prestare attenzione a:

eliminare doppi spazi tra parole

eliminare spazi tra parentesi e parole interne eliminare spazi tra virgolette e parole interne

eliminare spazi tra due punti o punto e virgola e parole interne

correggere mancanza di spazi tra parole e tra altri segni (per es. fare attenzione a:

–fondato sull’interrogazione; deve essere: – fondato sull’interrogazione)

 

e altre questioni grafiche dello stesso tipo che, spesso, derivano da un’impostazione del programma di scrittura.

Il doppio nome puntato, per es. L.M. Lombardi Satriani, non deve riportare spazio tra le lettere puntate.

Paragrafi e sottoparagrafi devono essere senza rientro e devono essere numerati progressivamente nel seguente modo: paragrafo: 1.; sottoparagrafo primo livello: 1.1; sottoparagrafo di secondo livello: 1.1.1 e via di seguito., eventuali titoli, soltanto per i paragrafi, vanno posti dopo numero e punto (es.: 1. Il senso del tempo), in tondo, con la sola lettera iniziale maiuscola, senza punto alla fine, e in corpo 12. Non usare mai caporali ma sempre virgolette (“ ”).

Usare sempre Ivi non corsivo, evitando altre formule (ibidem o idem)

Al posto di altre indicazioni come infra o supra indicare paragrafi e sottoparagrafi con la formula: si veda paragrafo….

Nel testo evitare  sempre maiuscoletti, grassetti  o sottolineati, mentre  per l’uso  del

corsivo vedere paragrafo V Corsivo.

Per evidenziare parole e/o concetti usare soltanto e con parsimonia le virgolette alte “ ”. Evitare il più possibile sigle e abbreviazioni di qualsiasi genere.

Usare soltanto ecc. e non etc.

Evitare la “d” eufonica nelle congiunzioni ad, ed quando queste si trovano vicino a parole che iniziano con vocali diverse (es.: sì nel caso di “ed esso”, no nel caso di “ed allora”), non usare mai “od” ma sempre “o”.

Eventuali rimandi bibliografici sono sottoposti alle regole esplicitate al paragrafo IX Rinvii bibliografici.

Eventuali illustrazioni dovranno essere consegnate a parte, ad alta risoluzione (almeno 300 dpi, formato .jpg), con numerazione progressiva, corrispondente a quanto segnalato in rosso all'interno del testo (inserire qui la figura 1).

Nel caso di articoli fotografici per Camera oscura, le fotografie, consegnate a parte ad alta risoluzione (almeno 300 dpi, formato .jpg), devono essere numerate progressivamente e corredate delle relative didascalie ugualmente e corrispondentemente numerate. Le didascalie devono seguire il seguente schema:

  1. Campobasso, 29 maggio Processione dei misteri per il Corpus Domini, preparazione.

Oppure:

1. 26 maggio 2012. Strada per il villaggio di Huaulu nei pressi del ponte crollato sul fiume Sapalewa.

Oppure, nel caso sia necessario specificare l’autore della foto

1. 8 giugno 2012. Puti e Ai, vestiti in bianco e rosso, i colori della bandiera indonesiana, si recano alla scuola nel villaggio di Huaulu (foto Guido Baroncini Turricchia).

Oppure:

1. Sicilia, Lampedusa (Ag), agosto 1964. Scampagnata di ferragosto, Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, 69085/227.

Oppure:

1. Africo (RC) 1928. Umberto Zanotti Bianco scrive appunti davanti alla sua tenda. Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d'Italia - ANIMI (Roma), Archivio personale Umberto Zanotti Bianco, S. Fotografie.

 

Oppure:

nel caso vengano riportate le didascalie autografe dell’autore usare il corsivo:

1. Uganda del nord, 1933-1934. Disseppellimento del cordone ombelicale, gelatina ai sali d’argento, cm. 9x12, ICCD GFN Archivio fotografico, Fondo Boccassino (RBN000011).


 

  1. Citazioni

Se di due righi, vanno inserite nel testo tra “virgolette”, se superiori, andranno infratesto, senza virgolette né caporali, in corpo 11, staccate sopra e sotto di una riga ed evidenziate in rosso.

Evitare a inizio e fine della citazione punti di ellissi (tra parentesi) dando per scontato che ogni citazione è solo parte di un testo più ampio.

Tagli interni al testo citato verranno invece indicati con i tre punti di ellissi tra parentesi quadre […].

La chiusura della citazione avverrà con punteggiatura esterna (es.: ”. e non .”).

Nelle citazioni di testi poetici i versi si dispongono rispettando le andate a capo dell’originale e quindi i versi soppressi andranno indicati con i tre punti di ellissi tra parentesi quadre […].

Citazioni interne a una citazione infratesto andranno tra ‘ ’.

Nelle recensioni le citazioni del testo recensito devono sempre essere poste tra “virgolette” e alla fine della citazione dopo le virgolette di chiusura aggiungere le pagine tra parentesi (p. 102) o (pp. 102-103).

Eventuali rimandi bibliografici sono sottoposti alle regole esplicitate al paragrafo IX Rinvii bibliografici.


 

  • Note

Da inserire automaticamente secondo il comando di note a piè di pagina.

Il testo della nota, in corpo 10, deve essere utilizzato soltanto per commenti e riflessioni dell’autore, eventuali rimandi bibliografici sono sottoposti alle regole esplicitate al paragrafo IX Rinvii bibliografici.

Nel testo, il rinvio di nota verrà espresso con un numero arabo in corpo piccolo e in apice accanto alla parola annotata, prima dell’eventuale punteggiatura e dopo l’eventuale parentesi chiusa. Vedi i seguenti esempi:

per far partire l’eco2. per far partire l’eco…”2.         per far partire l’eco…”)2.

Nei casi in cui sia presente un’alternanza negli estensori delle note (autore, traduttore, curatore) gli autori delle note verranno indicati sempre in tondo, tra parentesi tonde al termine della nota e con la punteggiatura esterna alla parentesi di chiusura. Es:

(N.d.A.).         (N.d.T.).         (N.d.C.).


In maiuscolo vanno gli appellativi che identificano un personaggio (Lorenzo il Magnifico) ma in minuscolo i titoli (dottore, conte, santo)

Per i nomi geografici, l'iniziale maiuscolo per il nome comune (oceano) e maiuscola per il nome proprio (Atlantico) ma in maiuscolo anche il nome comune se parte integrante del nome (Monte Bianco).

 

Lo stesso vale per vie, piazze, chiese, monumenti, dove in maiuscolo va solo il nome proprio (via Cavour) salvo quando il nome comune è parte sostanziale del nome (Palazzo Ducale).

I punti cardinali in maiuscolo solo se indicano un'area geografica (il Sud, il Nord, il Sud-Est asiatico), in minuscolo in tutti gli altri casi.

Per istituzioni, organi giuridici, enti, associazioni, in maiuscolo solo l’iniziale della prima parola (Università di Firenze, Facoltà di lettere e filosofia), salvo quei casi in cui le altre parole sono parti integranti del nome (Biblioteca Vaticana).

Sempre in maiuscolo gli organi ufficiali di uno Stato e altre istituzioni: (Regione Calabria, Comune di Bologna). Anche la Chiesa come istituzione va in maiuscolo.

Sempre con l’iniziale minuscola tutti i nomi di popoli, nazioni, gruppi etnici (gli italiani, i milanesi).

Iniziale maiuscola per le epoche e i documenti storici (Rinascimento o Bolla d'oro) Iniziale minuscola per eventi, patti, trattati (la prima guerra mondiale, il patto di Varsavia, il trattato di Campoformio, la rivoluzione francese).

Iniziale maiuscola per i secoli, gli anni e i decenni espressi in lettere (l’Ottocento, il Sessantotto, gli anni Settanta).

Iniziale minuscola per correnti artistiche e letterarie, movimenti, religioni (il cristianesimo, l'illuminismo).


Saranno in corsivo tutti i titoli citati nel corso di un testo, come titoli di libri o di capitoli, di saggi contenuti in riviste o raccolte, di poesie, di opere d’arte (musicali, quadri e sculture).

In corsivo anche parole straniere o dialettali di uso poco comune, ma in tondo quelle entrate ormai nell'uso comune (computer, hobby).

Non usare il corsivo per evidenziare o enfatizzare parole o concetti, in casi come questi usare le virgolette “ ”.


Indicati preferibilmente in lettere, ma in numeri quando denotano un'informazione di tipo quantitativo (tre cani, 940 soggetti, il 3 per cento della popolazione). La numerazione romana sarà sempre in maiuscolo (XV secolo).


Giorno e anno in numeri arabi, il mese in lettere minuscole (23 maggio 1961). Il primo giorno del mese sarà sempre espresso in lettere: il primo marzo.

Se una data ridotta è preceduta da un articolo o da una preposizione articolata che hanno l’apostrofo, il primo apostrofo assorbe il secondo: i moti dell’89; non dell’’89.


Evitare l'uso di accenti che hanno il solo compito di differenziare il significato di parole ambigue, che si coglie facilmente dal contesto (àncora e ancòra).

Evitare qualsiasi confusione grafica tra accenti e apostrofi (e’ perche’ invece di è perché).


 

 

  1. Rinvii bibliografici

Usare obbligatoriamente il sistema “autore data”, nel corpo del testo o in rinvii a piè di pagina, per le opere riportate in bibliografia, come segue:

(Lombardi Satriani 1974: 98) oppure

(Lombardi Satriani 1974: 98-100) (se si tratta di pagine contigue) oppure

(Lombardi Satriani 1974: 98, 101, 112) (se si tratta di pagine separate) senza dunque indicatore di pagina (p. o pp.).

Nel caso di due o più autori porre tra i cognomi una virgola senza trattini o altro, come segue:

(Lombardi Satriani, Meligrana 1982: 102). Se le citazioni sono più di una, dividerle con punto e virgola (Puccini 2005; Loria 1908) oppure (Puccini 1999; 2005).

Nel caso di più di tre autori riportare soltanto il primo e aggiungere “e altri”, come segue:

(Lombardi Satriani e altri 1988).

Nel caso si tratta di una curatela indicare sempre <a cura di> nei due modi seguenti:

Mirizzi (a cura di) 2010 nel caso la citazione sia fuori parentesi (Mirizzi, a cura di, 2010) nel caso la citazione si in parentesi.

È pertanto obbligatorio che tutti i testi citati siano riportati per esteso nella bibliografia finale.

Nel caso si diano per uno stesso anno più opere di uno stesso autore, queste saranno distinte con l’aggiunta di una lettera progressiva (a, b, c) a seguire della data di pubblicazione, lettera che andrà indicata anche nel rinvio bibliografico nel testo (Lombardi Satriani 1979a: 98).

Nel caso di omonimia tra autori, riportare l'iniziale del nome di battesimo dopo il cognome (Buttitta A. 1999) e (Buttitta I. E. 1999).


 

  1. Bibliografia, filmografia, discografia

In corpo 12 e collocata a fine testo separata dalla dicitura “Bibliografia”; evitare altre diciture del tipo “referenze bibliografiche, ecc.”.

Evitando ogni formattazione, fornire i testi in ordine alfabetico per cognome dell’autore con le opere disposte in ordine cronologico secondo il seguente schema:

Lombardi Satriani Luigi M.

1974, Menzogna e verità nella cultura contadina del Sud, Napoli, Guida. 1979a, Rivolta e strumentalizzazione, Milano, Franco Angeli.

1979b, Il silenzio, la memoria e lo sguardo, Palermo, Sellerio. Nel caso di due o più coautori devono essere separati da virgola: Lombardi Satriani Luigi M., Meligrana Mariano

1982, Il ponte di san Giacomo. L’ideologia della morte nella società contadina del Sud, Milano, Rizzoli.

 

Eventuali curatele saranno indicate nei modi seguenti in base al fatto se dell’autore sia presente un unico testo oppure più di uno:

Faeta Francesco (a cura di) 1984, Calabria, Bari, Laterza.

Oppure, nel caso di più ricorrenze bibliografiche Faeta Francesco

1979, Melissa, Firenze, La casa Usher. 1984, a cura di, Calabria, Bari, Laterza.

Per gli articoli, si riporta in corsivo il titolo del saggio e in tondo tra virgolette il nome della rivista, a seguire e senza "in".

Faeta Francesco

2012, Taccuino newyorchese, “Voci”, 9/1, pp. 231-271.

"In" invece va inserito nel caso di saggio all'interno di una raccolta miscellanea Mirizzi Ferdinando

2010, Cultura materiale e fotografia, in F. Mirizzi (a cura di), Da vicino e da lontano. Fotografi e fotografia in Lucania, Milano, Franco Angeli, pp. 209-221.

oppure Tommasini Luigi

2010, La Lucania nell’editoria fotografica della prima metà del XX secolo, in F. Mirizzi (a cura di), Da vicino e da lontano. Fotografi e fotografia in Lucania, Milano, Franco Angeli, pp. 160-184.

Nel caso che un saggio in raccolta miscellanea si trovi in un volume già presente nella bibliografia procedere nel modo seguente

Tommasini Luigi

2010, La Lucania nell’editoria fotografica della prima metà del XX secolo, in Mirizzi 2010 (a cura di), pp. 160-184.

Testi in corso di stampa devono essere indicati nei due modi seguenti in base al fatto di essere sicuri o meno dell’anno di pubblicazione:

Giuliani Gaia

2016c, La razza fuoristrada. Veneri nere tra memoria coloniale e orizzonti globali, in

E. Bordin, S. Bosco, Visualità e razza, Verona, Ombre corte (in c.d.s.). oppure

Giacalone Fiorella

In c.d.s., Il razzismo istituzionale attraverso storie di discriminazione: pratiche e linguaggi razzisti, “Voci”, 13.

La dicitura AA.VV. non è più utilizzata in biblioteconomia e, pertanto, eventuali testi che non riportano autori o curatori devono essere inseriti con le prime due-tre parole del titolo in corsivo al posto dell’autore, per esempio:

Il patrimonio museale

2008, Il patrimonio museale antropologico. Itinerari nelle regioni italiane. Riflessioni e

 

 

prospettive, Roma, MIBACT-Gangemi.

Alla fine di ogni frase bibliografica apporre il punto.

 

Includere nella bibliografia esclusivamente i testi effettivamente utilizzati (italiani, stranieri o tradotti in italiano che siano). Se si vuole precisare meglio la storia editoriale di un testo, inserire alla fine della frase le seguenti diciture tra parentesi:

ed. or. ANNO per indicare l’edizione straniera originaria di un testo citato tradotto in italiano, esempio:

Fabian Johannes

2000, Il tempo e gli altri. La politica del tempo in antropologia, Napoli, L’ancora del Mediterraneo, (ed. or. 1983).

la dicitura: prima ed. ANNO per la prima edizione di un testo citato in una edizione successiva alla prima, esempio:

De Martino Ernesto

2008, La terra del rimorso. Contributo a una storia religiosa del Sud, Milano, Il Saggiatore, (prima ed. 1961).

trad. it. ANNO per indicare l’anno della traduzione italiana in caso di utilizzo di un’opera nella lingua originaria, esempio:

Herzfeld Michael

1997, Cultural Intimacy. Social Poetics in the Nation-State, New York, Routledge, (trad. it. 2003).

Materiali Internet:

Le referenze delle pagine web devono essere digitate in un elenco separato e posto dopo la bibliografia, collocate in ordine alfabetico e devono contenere la data di consultazione secondo il seguente modello: consultato il 28 aprile 2015.

Es.:

http://www.globalgeopark.org/aboutGGN/6398.htm, consultato il 28 aprile 2015. oppure

<http://www.centrmia.gov.ua/>, viewed October 19 2014.

Non i testi e gli articoli pubblicati online che seguono la medesima procedura dei testi a stampa con l’indicazione, alla fine della referenza bibliografica, dell’indirizzo internet e della data di consultazione secondo lo schema precedente.

Film e video devono contenere tutte le informazioni che è possibile dedurre dai titoli: Mingozzi Gianfranco

1962, La Taranta, 20’, b/n, 35 mm, consulenza scientifica di E. de Martino, musiche originali registrate da D. Carpitella, fotografia U. Piccone, commento S. Quasimodo, Pantheon Film, Roma. Marzocco d’oro a Festival dei Popoli, Firenze 1962.

 

Paggi Silvia

2001, Observation filmée d'une activité quotidienne féminine chez les Bété de la Côte d'Ivoire, 20’, col., riprese HI-8, montaggio BETACAM SP, effettuato presso MediaTec dell’università di Nice-Sophia Antipolis, (primo montaggio 1993, 40’).

Rouch Jean

1955, Les Maîtres fous, 29’, col., riprese 16 mm gonfiato a 35 mm, presa del suono André Cotin, Damouré Zika e Lam Ibrahima Dia, montaggio Suzanne Baron, produzione Les films de la Pléiade, Paris. Mostra del cinema di Venezia 1957.

Chiarini Marco, Spitilli Gianfranco

2013, Basilio D’Amico, 43’, col., film DVD, Teramo, Edizioni Bambun. Dischi:

Berio Luciano, Un re in ascolto, Opera musicale in due parti, testi di I. Calvino, Col legno records WWE 2CD 20005.

Feld Steven (a cura di), Bosavi. Rainforest Music from Papua New Guinea, 3 compact disc, Smithsonian Folkways Recordings SFW CD 40487, 2001.

Dylan Bob, Nashville Skyline, lp, CBS S63601, 1969.